...già, più di 25 anni sono passati da quel giorno in cui un gruppetto di strani figuri gaetani mi condusse in cima ad una casetta tutta pregna di odori di vernice e colori dai miliardi di tonalità, con un affaccio meraviglioso su Fontania ed una masnada di gatti che facevan le fusa. Mi dicevano: "andiamo a trovare Ruggiero, vedrai che ti piacerà, quello è matto come te"... ma come al solito il concetto di pazzia è davvero relativo, erano gli altri i matti, non tu, e nemmeno io, ed il tempo ci ha dato ragione. Nella nostra normale pazzia ti ho ritrovato poi l'anno successivo addirittura come professore, quel professore che mi ha dato in assoluto il voto più assurdo mai ottenuto (si può avere 37 in una scala da 1 a 10??? Boh, io con te ci sono riuscito). Appunto, erano gli altri i matti... Sono anni che non ti vedo e non ti sento, oggi mi chiamano "signore" perchè ho 37 anni ed i baffi, e per lavoro mi vesto come un pinguino con abito scuro e cravatta in bella mostra. E' bello però sapere che ci sei sempre, sei un vivido ricordo di quegli anni stupendi passati al liceo, in quella classe speciale, la 5A, in cui il massimo delle preoccupazioni era al massimo l'interrogazione di matematica o l'impreparazione per un compito... Mi piacerebbe un giorno poter avere un tuo quadro in casa, magari proprio uno del cantico delle creature, che dipingevi affascinando tutti noi ragazzini che ti venivamo a trovare in casa proprio 25 anni fa. Un abbraccio con tutto il cuore, mio prof davvero poco matto.